solo per caso la giornata perfetta era anche quella del mio compleanno..
Galizia, partiamo da Santiago di Compostella che ci ha in gran parte deluso e andiamo verso ovest… insomma vogliamo andare a vedere l’Oceano.
Si comincia a vedere la Galizia non turistica, paesi di pescatori, di villeggianti locali… Muros è l’ultimo nome di località che mi ricordo e andiamo ancora verso ovest, verso l’Oceano di cui si sente l’odore e che ogni tanto occhieggia nelle curve.
Non so come (ma di certo lo zen ci deve aver avuto un ruolo) giriamo per una stradina in mezzo a una pineta che poi arriva a un locale che sembra un ristorantino… ha una veranda e qualche tavolino e davanti una baia pietrosa ( la piastra rocciosa continentale) e il mare anzi come dicevo l’Oceano.
Ci sediamo lì, ci portano insalata e un delizioso piatto di pesce fritto, un vinho verde (per me della terra del verdicchio il massimo) poi il cameriere scompare, si sentono voci all’interno, ma qui fuori è un silenzio e una solitudine totali…
Mangiamo, ci godiamo il fresco e il paesaggio, vado a mettere i piedi nell’acqua . Non so come ma un po’ si sente la differenza, questo è un mare da attraversare, non da farci il bagno…
La sensazione di bellezza, armonia, serenità, incanto, emozione è assoluta… ci chiediamo che cosa si potrebbe aggiungere a tanta felicità che cosa potrebbe aggiungere alla nostra beatitudine possedere un patrimonio smisurato… la risposta è NIENTE
Così restiamo in contemplazione per parecchio tempo e poi…. si apre la porta sulla veranda e cominciano ad uscire una quantità di persone… rumore, grida, corse, palloni…
È ora di andare.
I giorni perfetti esistono e per restare tali a un certo punto devono finire prima che la felicità diventi monotonia… L’immagine di me che cammino nell’acqua è una delle foto che vedo per prime quando mi sveglio a ricordare che possiamo essere felici a patto di saper scegliere cosa desiderare (certo bisogna anche avere un po’ di fortuna, arrivare all’ora giusta nella baia ancora deserta)