la memoria della terra

la cannaErano gli anni ’70 quando il torrente che scorreva qui è “scomparso”  sotto l’avanzare delle case nuove. Il sentiero che lo fiancheggiava, detto “l’erbarella” , adesso è una strada piuttosto frequentata sulla quale è stato creato un piccolo parco pubblico con alberi, siepi, cespugli scelti con intelligenza e sensibilità
fra le specie che caratterizzano il nostro paesaggio: gelsi, biancospini, querce, aceri

Nel prato puntualmente si vede spuntare un ciuffo di canne comuni, quelle che fiancheggiavano il torrente allora e che testardamente continuano a crescere, puntualmente tranciate dalla macchina che rasa il prato…
Passo di lì ogni giorno e spio l’evolvere di questa storia che vede per protagonisti la meravigliosa testarda  memoria della terra che dopo decenni ancora “sa” che la canna cresceva lì e ancora prova a farla vivere e la cecità ottusa di chi  ha piantato nel  posto che era suo delle piante falsamente  “spontanee”
Qualche giorno dopo la foto è passato il tosa erba… ma io lo so che a primavera spunterà di nuovo e nel frattempo proverò a trovare il modo di dare a questa tenace canna almeno un’altra chance.arundo-donax

 

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