Parecchi anni fa mi capitava di andare ogni paio di mesi a Firenze all’ostello Santa Monica dove partecipavo a lunghe, serissime e faticose riunioni.
A volte per riposarmi andavo a fare due passi verso la Piazza del Carmine e mi sedevo sui gradini della chiesa.
La facciata di questa chiesa era davvero poco attraente, ma sedendo lì mi accorsi che era molto frequentata dai turisti, specie stranieri.
Incuriosita da questo traffico sono entrata una volta e quello che ho visto, l’interno settecentesco un po’ qualunque, mi ha fatto pensare” certo che questi turisti a Firenze vanno a vedere qualunque cosa…” .
Per fortuna mia una volta sono entrata per sedermi all’interno e così ho scoperto che quella era LA CHIESA DEL CARMINE, cioè quella che contiene la cappella magnificamente affrescata da Masaccio, Masolino da Panicale e Filippino Lippi!
La cappella è completamente ricoperta dagli affreschi meravigliosi che con il pretesto delle storie di San Pietro raccontano una umanità straordinaria.
Sono decine di ritratti di persone vere, di volti autentici, di sguardi pieni di consapevolezza. Un capolavoro straordinario. Di Masaccio il Vasari ha scritto
« Le cose fatte inanzi a lui si possono chiamar dipinte, e le sue vive, veraci e naturali. »
Da quella volta appena potevo passavo ore a colloquio con quella straordinaria umanità cercando di farmi perdonare per la mia sciocca e spocchiosa ignoranza.